Verso la metà degli anni '30 Alberto Setti rileva la parte del socio Zanasi diventando unico proprietario.
Nel 1942, in seguito alla sua morte, subentrano i figli: Gaetano e Fulvio, i quali, nonostante i notevoli disagi causati dalla II Guerra Mondiale riescono a mantenere in vita l'attività grazie al determinante aiuto delle loro giovani mogli sostenute dal poco personale rimasto disponibile.
Ancora più amaro si presenta il periodo del dopoguerra: i due fratelli si trovano a dover rimettere in sesto un'azienda economicamente quasi a terra.
Con grande volontà e sacrificio riescono a riassestare la ditta e ad ampliare il negozio, inglobando alcuni locali adiacenti.
Col passar del tempo la ditta si rivela ormai piccola alle proprie esigenze, ed è pertanto costretta a trasferirsi altrove.
Nel 1974 apre quindi due nuovi punti vendita dislocati in due punti strategici della città, abbandonando purtroppo l'ormai affezionato posto nativo.
L'andamento economico aziendale è ormai a pieno regime; la Setti Ferramenta si impone sempre di più sul mercato, rafforzando la propria fama e il proprio prestigio ed acquisendo una notorieta tale da essere riconosciuta tra le ferramenta più rinomate e importanti di Modena e provincia.
Ai vari cambiamenti partecipano i figli di Gaetano, i quali subentrano al padre; successivamente si inserirà anche la quarta generazione rappresentata dai nipoti di Fulvio.
Alla morte dei due fratelli Setti, ormai divenuti anziani, si decide di unificare la ditta in un unico punto vendita.